Ama i tuoi sbagli !
Очередной выпуск моего авторского Блога.
Quando mai si pretenderebbe da un cigno una delle prove destinate al leone?
In che modo un brano del destino di un pesce si inserirebbe nel mondo
del pipistrello? Fin da bambino credo di aver pregato soltanto per avere la mia
diffi coltà, che mi fosse concessa la mia e non, per errore, quella del falegname,
o del cocchiere, o del soldato, perché nella mia diffi coltà voglio riconoscermi. (Rainer Maria Rilke)
Блог #52 | Hai bisogno di fallire nella vita?
Nella vita non c’è un percorso netto da realizzare, non esiste una norma di perfezione uguale per tutti.
Ognuno deve partorire ciò che ha dentro e spesso servono diffi coltà e momenti di smarrimento.
Viaggiare si dice anche errare: nel viaggio della vita stai sulla tua strada solo se ti permetti ogni tanto di perderla.
I momenti bui arrivano per
riportarti a casa
FALLIMENTI INATTESI, ABBANDONI, PAURE, PERIODI DI TRISTEZZA INSPIEGABILE, ATTACCHI DI RABBIA, STRANE DIPENDENZE, NOIA E ABULIA: A VOLTE SI MATERIALIZZA UN OSTACOLO CHE TI SPIAZZA E DISTRUGGE LA TUA ROUTINE.
MA COME, ANDAVA TUTTO COSÌ BENE... LO CONSIDERI UN NEMICO. E SE INVECE PROPRIO QUESTO FOSSE IL MOMENTO PIÙ IMPORTANTE DELLA TUA VITA?
Carlo è un imprenditore di 58
anni. Si potrebbe dire che
sia nel pieno della maturi-
tà e infatti è così che vede se stesso:
un uomo forte, duro, deciso, cini-
co nelle faccende di lavoro, che ha
sempre svolto con successo accu-
mulando potere e denaro. Un vero
e proprio maschio alfa, vincente
nella vita, con un palmarès di con-
quiste in tutti i campi - comprese le
donne - di cui va particolarmente
orgoglioso. Finché... Non è chiaro
quale sia stata la causa scatenan-
te, forse un piccolo affare andato
male, forse una défaillance a letto,
o quel dolore strano per cui ha fatto
molti esami, tutti negativi, ma che
l’ha spaventato... Fatto sta che da
un giorno all’altro Carlo si sente
stranamente stanco, svogliato, e
soprattutto impaurito! Soffre di
insonnia, si sveglia nel cuore del-
la notte in preda al terrore. Ma di
cosa? Non lo sa nemmeno lui: di
morire, della vecchiaia, delle malat-
tie? E inizia a ritirarsi: non va alle
riunioni e alle feste, si nge mala-
to, scappa appena può e si chiude
in casa, inventa scuse, spaventato
da quello che potrebbe succedere,
lui che si è sempre vantato di “non
aver paura di niente!”.
Strane paure
Di colpo si sente
vecchio. "Non sono più forte come
prima e non so cosa mi succede. Ho
sempre conquistato tutto quello che
volevo con la forza, niente mi fermava,
ora non riesco a fare le cose più sem-
plici!". Una legge dell’anima dice
che gli opposti devono compen-
sarsi: tutto ciò che è forte conosce-
rà la debolezza, ciò che è in super-
cie dovrà svanire per far posto al
profondo che risale e si manifesta.
Carlo ha vissuto una vita tutta ba-
sata sulla forza e sul successo: si
è identi cato con un’immagine in
piena luce, senza sfumature, sen-
za risvolti o zone oscure e, a dirla
tutta, senza spessore. Ora, come
quando eravamo piccoli, ecco che
viene a visitarlo la paura del buio,
della morte, cioè, fuor di metafo-
ra, la paura dei lati oscuri di sé,
quella quota di sconosciuto e di
caos che aveva sepolto sotto l’im-
magine del vincente. "Non sono
più io, non mi riconosco più. Prima
non ero così, cosa mi succede? Perché
non riesco più a fare quello che facevo
prima? E perché ora arrivano queste
emozioni?". In certi momenti il tes-
suto lineare della vita si smaglia,
appaiono delle rotture, arrivano
crisi che scatenano emozioni e
comportamenti che rompono un
ordine che si pensava consolida-
to e in cui ci si identi cava e per
questo ci fanno sentire sbagliati.
In realtà era quell’ordine rigido a
bloccare energie fondamentali e
lati importanti della persona, che
prima o poi riemergono come pos-
sono, cioè sotto forma di disagi,
momenti di crisi, paure, tristezze,
sviste incomprensibili, confusione,
incertezza, dubbi...
La svolta
Jung nota: "Depressione
e follia sono agli antipodi". Possiamo
interpretarlo anche così: se seppel-
lisci la tua parte un po’ caotica, un
po’ folle e un po’ creativa, non può
che arrivare la depressione. Non
può cioè che arrivare una crisi,
se insisti a tenere in piedi una
maschera che non ti
corrisponde del tutto,
qualcuno che non sei
tu. Deve entrare in scena il negativo per
distruggere il super ciale, il ba-
nale. La crisi passa quando segui
sempre di più ciò che ti rende uni-
co. Carlo, nel pieno di una delle
sue crisi, chiuso nella sof tta della
casa dei suoi genitori, ritrova una
vecchia chitarra. L’avreste mai det-
to? Da ragazzo suonava e addirit-
tura componeva canzoni! Attività
poi chiusa per l’appunto in sof tta
perché "sciocca e infantile, il segno
di un’eccessiva debolezza d’animo e di
un romanticismo che mi caratterzzava
da ragazzo". Senza motivo riprende
in mano lo strumento e i suoi vec-
chi quaderni e spartiti. Che strano,
si ricorda tutto, i testi e le musi-
che. Da quel giorno passa il tempo
libero a suonare. Non deve certo
diventare un cantautore, alla sua
età! Gli basta passare del tempo in
compagnia... di chi? Ma di se stes-
so! Un se stesso diverso però, più
morbido, più sensibile, più atten-
to alle sfumature. È solo l’inizio,
ci vorrà un percorso di psicotera-
pia e di cambiamenti, ma la
strada della guarigione
è ormai imboccata!
Luce e oscurità
Serve l’ascolto di
se stessi per riportare le cose a
posto. Gli “errori”, le crisi,
le deviazioni, ti riportano a casa,
la casa del tuo essere completo da
cui ti sei allontanato troppo. Allora
emerge un lato oscuro e sconosciu-
to, un’ombra. In questo lato “sba-
gliato” si celano caos e creatività.
E soprattutto energia vitale. L’o-
scuro si manifesta dove c’è troppa
luce, dove tutto segue sempre gli
stessi binari e gli stessi modelli
di pensiero e di comportamento.
Quando tutto è prevedibile e calco-
labile, quando siamo pieni di sforzi
per ottenere risultati solo per ade-
guarsci a uno standard collettivo,
serve una deviazione nel bosco
dell’anima: solo così torniamo a
vivere davvero.
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